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Agenti estinguenti

La schiuma: è costituita da una miscela di acqua , liquido schiumogeno e aria o altro gas inerte.

Esercita un azione meccanica di separazione tra il combustibile e il comburente ossigeno presente nell’aria, di raffreddamento (azione endogena) e di soffocamento.

L’uso della schiuma è indicato particolarmente per i focolari di classe B, principalmente per serbatoi contenenti liquidi infiammabile.

L’erogazione del prodotto ai fini dello spegnimento avviene per mezzo di particolari lance, in uso al Corpo Nazionale VVF.

Sul mercato vi sono disponibili vari tipi di schiuma in funzione del prodotto che si vuole estinguere, del tipo di incendio e del tipo di intervento che si vuole attuare.

Caratteristiche: di seguito si elencano le principali proprietà che devono essere considerate per valutare l’idoneità di un determinato tipo di liquido schiumogeno

• fluidità;

• resistenza alle alte temperature;

• resistenza all ‘inquinamento da idrocarburi;

• resistenza ai vapori emessi dagli idrocarburi;

• buona aspirabilità anche a basse temperature;

• compatibilità con le polveri estinguenti.

Altri requisiti determinanti sono

• rapporto d’espansione: dato dal rapporto quantitativo tra il volume di schiuma prodotto e il volume di soluzione schiumogena predefinita.

In relazione al tipo di prodotto schiumogeno possono essere ottenuti diversi rapporti d’espansione

– bassa espansione: mediamente 10 lt. di schiuma con 1 lt. di soluzione schiumogena;

– media espansione: mediamente 80-100 lt. di schiuma con 1 lt. di soluzione;

– alta espansione: si producono anche 1000 lt. di schiuma con 1 lt. Di soluzione.

• Tempo di drenaggio: è definito come il tempo impiegato da una coltre di schiuma di spessore noto per drenare una certa percentuale di soluzione (normalmente il 25%) Tra i liquidi schiumogeni in produzione, quelli normalmente utilizzati per gli interventi dal CNVVF sono

• Proteinico - bassa e media espansione. Per incendi di notevole importanza di prodotti petroliferi e idrocarburi in genere.

• Sintetici - bassa, media e alta espansione. Per incendi di sostanze petrolifere e di sostanze polari poco volatili. Negli aeroporti può essere utilizzato per la preparazione di coltri durevoli di grande spessore per atterraggi d’emergenza di aerei in difficoltà, nei casi in cui possono verificarsi perdite di carburante.

• Per alcoli - bassa espansione. Per incendi di sostanze polari ( solventi, ossigenati, ecc).

• Fluorosintetico - schiuma “film-formig” bassa e media espansione. Per abbattere incendi di prodotti petroliferi è quello più usato dal CNVVF.

• Fluoroproteinico o sigillante - bassa e media espansione. Per incendi petroliferi di gande estensione per il suo effetto rapido e potente .

• Universali - bassa espansione. Per incendi di alcoli e idrocarburi.

Le schiume 

Le schiume sono agenti estinguenti costituiti da una soluzione in acqua di uno schiumogeno opportunamente aerata .
Si presentano come un aggregato di bolle di gas (aria o CO2) .
La capacità estinguente delle schiume si esplica attraverso: - separazione del combustibile dal comburente (ossigeno dell’aria);
- diluizione del comburente, dovuta a sviluppo di vapore acqueo ed in alcuni casi di CO2 da parte della schiuma che si degrada a contatto con i materiali incendiati;
- raffreddamento .
Le schiume possono essere di diversa natura e precisamente: - di tipo chimico, formate dall’anidride carbonica ottenuta tramite la miscelazione di due soluzioni acquose (acqua + solfato di alluminio e acqua + bicarbonato di sodio) in presenza di uno schiumogeno (ad esempio, polvere di liquirizia);
- di tipo fisico o meccanico, formate inglobando meccanicamente aria in soluzione schiumogena;
- di tipo filmante, formate con addizione di speciali sostanze tensioattive .
Il grado di aerazione determina l’espansione, intesa come rapporto tra il volume della schiuma prodotta e quello della soluzione acquosa di schiumogeno di partenza;
esse si distinguono in: - schiume a bassa espansione, con rapporto di espansione da 5 a 20;
- schiume a media espansione, con rapporto di espansione da 20 a 200;
- schiume ad alta espansione, con rapporto di espansione da 200 a 1000 .
L’azione estinguente delle schiume a bassa e media espansione si esplica con la formazione di una coltre relativamente persistente che ricopre il focolaio (bassa espansione su focolai bidimensionali, media espansione sui tridimensionali) .
Le schiume ad alta espansione invece agiscono per riempimento dell’ambiente da proteggere .
Le prime svolgono un’azione di tipo superficiale, le seconde di tipo volumetrico .
Gli agenti schiumogeni attualmente usati sono: - agenti proteici (P), adatti alla formazione di schiume a bassa espansione .
Vengono utilizzati in soluzione acquosa al 3 – 6% su incendi di prodotti petroliferi che non richiedono un’azione particolarmente rapida;
- agenti fluoroproteinici (FP), sono come i precedenti adatti per schiume a bassa espansione;
vengono utilizzati su incendi di idrocarburi di difficile estinzione: la schiuma è più scorrevole della precedente sia sulla superficie liquida sia attorno ad ostacoli;
inoltre è autosigillante (se cioè la coltre di schiuma viene rotta, la schiuma stessa può scorrere facilmente ripristinandone la continuità);
- agenti sintetici (S): adatti alla formazione di schiume a bassa, media ed alta espansione .
Vengono utilizzati in soluzione acquosa al 3-6%;
- agenti AFFF(Aqueous Film Forming Foam): adatti alla formazione di schiuma a bassa e media espansione .
Vengono utilizzati per la loro rapidità ed efficacia su ampi incendi di prodotti petroliferi, grazie alla formazione di film protettivi;
- agenti resistenti all’alcool (AR): adatti alla formazione di schiuma a bassa, media ed alta espansione .
Vengono utilizzati su incendi di prodotti polari (alcool, esteri, eteri ecc .
) .
Gli elementi che caratterizzano una schiuma sono: - resistenza al fuoco: capacità di mantenere incorporata l’acqua in emulsione;
- peso specifico;
- spandimento: capacità di dilagare rapidamente;
- aderenza: capacità di mantenersi su elementi inclinati o verticali;
- elasticità: capacità della coltre di resistere all’azione disgregatrice prodotta dall’agitazione della superficie del liquido infiammato;
- impermeabilità: capacità della coltre di impedire il passaggio dei gas e dei vapori;
- aggressività: vista come assenza di tossicità .
 

 




 
 


 

 

 
 

 

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